La psicologia è una disciplina composita; i suoi metodi di ricerca sono sperimentali oppure etnograficamente orientati (ad esempio: alcuni approcci della psicologia culturale); hanno una dimensione individuale oppure una maggiore attenzione all'aspetto sociale e di gruppo (ad esempio: lo studio delle dinamiche psicologiche nelle organizzazioni, la psicologia del lavoro, ecc.). Queste diversità di approccio hanno prodotto diverse sottodiscipline psicologiche, con differenti matrici epistemologico-culturali di riferimento. In particolare l'uso del metodo scientifico in taluni ambiti si evidenzia nell'osservazione/misurazione dall'esterno dei fenomeni psichici-cognitivi e all'uso congiunto della statistica come strumento di analisi dei dati rilevati.
La psicologia, come esemplificato dalla definizione iniziale, studia la personalità, i processi mentali e i comportamenti di un individuo.
I processi mentali, in psicologia, si possono suddividere in due ampie categorie: processi cognitivi e processi dinamici.
I processi cognitivi sono quei processi che permettono a un organismo di raccogliere informazioni sull'ambiente, immagazzinarle, analizzarle, valutarle, trasformarle, per poi utilizzarle nel proprio agire sul mondo circostante.
I principali processi cognitivi sono la percezione, l'attenzione, la coscienza, il pensiero, il linguaggio, l'intelligenza, l'immaginazione, la memoria.
I processi dinamici sono quei processi mentali non riconducibili a meccanismi biologici e a processi fisiologici, i quali sono riconducibili a una personalità integrata, caratterizzati da una continua interazione e non sono definibili come apparati statici.
I principali processi dinamici sono: il bisogno, la pulsione, l'attaccamento, l'emozione, la motivazione, la personalità.